Guido Dotti

Guido Dotti (Milano, 1953) dal 1972 è membro della Comunità Monastica di Bose, dove svolge la funzione di economo e lavora alle Edizioni Qiqajon. In particolare, prima del recente Il volto di tutti i volti del Prix Goncourt Alexis Jenni, ha tradotto opere di Christian Bobin e di Alexandre Jollien. Ha inoltre curato due edizioni del diario di Dag Hammarskjöld, Tracce di cammino e il saggio di Thomas Merton, La pace nell’era postcristiana, oltre a Più forti dell’odio, gli scritti dei monaci trappisti rapiti e uccisi in Algeria nel 1996, la cui vicenda ha ispirato il film Uomini di Dio, vincitore del Grand Prix du Jury al Festival di Cannes 2010 e del Prix César 2011. Co-presidente del Forum sulla Spiritualità alla III Assemblea Ecumenica Europea a Sibiu nel 2007, ha partecipato nell’estate 2008 alla decennale Lambeth Conference (Assemblea mondiale dei Vescovi anglicani) su invito personale dell’Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams. Delegato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo della Diocesi di Biella, è membro della Consulta dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana. Dal 2015 è membro del Theological Study Process Working Group per il Pellegrinaggio di Giustizia e Pace del Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC). Il suo blog è https://leggerexvivere.blogspot.it/, e @oKolobos l’account Twitter.
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