Anna Valerio

Senza toccare

Senza toccare è un romanzo che parla molto; parlano i personaggi, parlano i loro nomi, parlano gli oggetti, parlano i pensieri. È un romanzo di parole perché a una parola ne segue un’altra molto fluidamente, ma non in maniera prevedibile tanto che molte volte è difficile persino immaginarsi quale sarà la successiva. Si mischiano così parole arcaiche, in uso durante il periodo ottomano e parole della lingua parlata ma elevate a un livello più sofisticato e raffinato che alternandosi....  (segue...)

Perché Istanbul ricordi

Ahmet Ümit si scopre scrittore per caso, quando nel 1980, dopo il colpo di stato, inizia il suo impegno politico tra le frange comuniste; oltre alle attività di propaganda e affissione di poster e slogan, scrive anche resoconti sotto forma di racconti per i suoi compagni in carcere. Uno di questi racconti viene in seguito pubblicato su una rivista, arriva così fino a Praga ed è poi tradotto in 40 lingue. Passano gli anni, Ümit lascia la politica, si dedica alla scrittura...