Il romanzo tra le griglie. Intervista a Stefano Bartezzaghi

Argomento: L'intervista
Pubblicazione: 13 maggio 2009

Nei salotti del primo Novecento il cruciverba era un fatto di voga, una stravaganza. Oggi il cruciverba è il gioco individuale più diffuso al mondo. Ripercorrendone le tappe fino ad oggi si ha l’evidenza che l'enigmistica sia un'abilità che appartiene ad autori particolarmente geniali. Perché di quest’arte, per niente frivola se ne parla così poco?

Il cruciverba è stato inventato nel 1913 e ha ottenuto un successo clamoroso a partire dal 1924, prima negli Stati Uniti e quindi in tutta Europa. Inizialmente fu una moda, poi però si è assestata nei gusti delle persone e solo occasionalmente è stato oggetto di attenzione. Questo non è tanto strano: il fatto veramente strano è che di cruciverba non si sono mai occupati gli studiosi di mass-media, di storia contemporanea, di sociologia dei consumi culturali. In un libro che ho dedicato all'argomento ho scritto che il cruciverba è l'elefante che siede nel salotto della comunicazione, e di cui nessuno si accorge.

Ogni cruciverba fotografa l’epoca in cui è stato realizzato. A grandi linee, com’è cambiato nel corso degli anni?

Ogni nazione e cultura ha espresso un suo tipo di cruciverba. In Italia la maggiore evoluzione si è avuta fra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, con la scomparsa dei residui di linguaggio letterario e aulico, l’introduzione dei neologismi, di parole e nomi propri di provenienza straniera e delle cinque lettere (j k w x y) che in italiano si usano poco.

In questi giorni è in libreria il romanzo di Georges Perec Un uomo che dorme (Quodlibet, traduzione di Jean Talon Sampieri). Lo stesso Perec prima di raggiungere la notorietà come scrittore era noto in Francia come cruciverbista. Quali differenze si possono riscontrare tra uno scrittore intellettuale e uno scrittore cruciverbista?


Perec, grazie all’impegno come cruciverbista, poté abbandonare il suo impiego di archivista “documentalista” presso un centro di ricerca e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. In Francia il cruciverba è da sempre più colto e ricercato che in Italia, fatto dovuto (credo) a un maggiore tasso di alfabetizzazione e di scolarità. In Italia, dopo i primissimi anni di introduzione del cruciverba, raramente i letterati ne hanno composti.

Perché si affianca il cruciverba alla detective story?

È un abbinamento che è venuto naturale da subito, anche perché i due generi si sono sviluppati in parallelo, agli esordi dell'editoria periodica di massa. Sullo stesso numero del New York World che proponeva il primo cruciverba, il 21 dicembre del 1913, era pubblicata una storia di Sherlock Holmes. Il punto di contatto principale è lo stimolo nei confronti del lettore, che è sfidato a farsi parte attiva nel cercare di riempire le zone di vuoto lasciate dal testo.

Ad osservare le opere di Perec, il romanzo è una questione di architettura, la fantasia emerge da una struttura precisa che la genera. Ne La vita istruzioni per l'uso un palazzo a sette piani diventa ispirazione per un romanzo e griglia per un cruciverba. C'è una griglia enigmistica per Un uomo che dorme?

In Un uomo che dorme il cruciverba ha una parte, perché il protagonista ne risolve e l’autore riporta anche alcune definizioni, nello stile enigmatico che lui stesso prediligeva. Per il resto non si tratta di un libro particolarmente vincolato a quelle regole di gioco che vengono chiamate contrainte e che Perec avrebbe messo in campo in libri come La disparition e La vie mode d’emploi.

Cosa si intende per letteratura potenziale?

Letteratura potenziale è un’espressione coniata dallo scrittore Raymond Queneau e dal matematico François Le Lionnais per intendere la ricerca teorica e in parte giocosa di nuove strutture letterarie a cui vincolare la creazione letteraria, strutture paragonabili alla rima e alla prosodia. Il gruppo sperimentale di ricerca sulla letteratura potenziale fondato dai due studiosi, il tuttora attivo Oulipo, ha prodotto numerosi divertissement letterari che, pur rimanendo allo stadio di giochi, non hanno mancato di influenzare le opere maggiori dei membri del gruppo.