Gli esordienti

Argomento: Editoriali
Pubblicazione: 15 gennaio 2019

Questo numero è perlopiù dedicato agli esordienti, per esempio l’americana Heather McGowan e l’inglese Ross Raisin, verso i quali la critica è stata particolarmente favorevole. La prima, con Duchessa del nulla (trad. di Marco Bertoli, Nutrimenti), narra di una giovane donna e di un’educazione anticonvenzionale, mentre La rabbia giovane (trad. di Andrea Silvestri, Bompiani) è il romanzo d’esordio di Raisin, ambientato nelle immense Moors dello Yorkshire.

La psicologia della zia ricca (trad. di Marzia Mascelli, le nubi) propone l’opera di un intellettuale bohémien tedesco dei primi del Novecento, Erich Mühsam, praticamente mai tradotto in italiano e di cui l’editore pubblica una raccolta di monografie dallo stile tanto originale quanto eccentrico. Nella rubrica Pillole di lettura pubblichiamo la prima di queste monografie, Zia Amelia. Il libro successivo, L’inquilina, è il primo romanzo scritto in francese dalla libanese Najwa Barakat (trad. di Gaia Amaducci, Epoché) che esordisce nella lingua d’Oltralpe dopo diversi romanzi scritti in arabo. Seguono Želary, bellissimo libro di Kvéta Legátová, scrittrice della Repubblica Ceca (trad. di Raffaella Belletti, Nottetempo), in cui protagonista è un micro-mondo tra le montagne della Moravia, e Gente di Mumbai, romanzo corale della giovane indiana Munmun Ghosh (trad. di Emanuela Bottaru, Intermezzi). Infine Guida agli uccelli dell’Africa orientale di Nicholas Drayson (trad. di Velia Februari, Piemme), dove la narrazione si intreccia con la tassonomia degli uccelli del Kenya.

Il Personaggio è Paola Mazzarelli, traduttrice letteraria, giornalista, docente di traduzione letteraria e coordinatrice della Scuola di specializzazione per traduttori editoriali dell’Agenzia Formativa TuttoEuropa di Torino. Intervistandola traspare la grande passione per questo suo progetto, trasmessa ai suoi allievi che raccontano l’atmosfera che si vive in questa scuola di eccellenza.

La Libreria questa volta è spuntata dalle pagine di un romanzo di Alberto Nessi, La prossima settimana, forse (Casagrande). Con un modo originalissimo di documentare storie di migranti, Nessi ci riporta nell’antica libreria Bertrand di Lisbona, a tutt’oggi in attività. La presentiamo nella bella recensione di Alessandra Zuliani, traduttrice dal portoghese.

Torna la rubrica Traduttorama con uno speciale sulla poesia. Comprende quattro interviste a traduttori di poesia e a poeti: Andrea Sirotti, Pedro Juan Gutiérrez, Ivano Ferrari e Fabio Donalisio. A tutti è stata rivolta la domanda: «A chi parlano oggi i poeti?». Segue una rassegna di raccolte di poesie che, accanto alla poetessa Nobel Wislawa Szymborska (Opere, Adelphi) e ai testi del cantautore Leonard Cohen (Confrontiamo allora i nostri miti, minimum fax), dedica spazio agli esordienti: Vanni Bianconi (Ora prima, Casagrande); Fabio Donalisio (Miti logiche, ExCogita); Carlo Carabba (Gli anni della pioggia, peQuod).

Buona lettuta,