Aspettando Babel 2014

Argomento: Editoriali
Pubblicazione: 16 gennaio 2019

Siamo nel pieno della stagione dedicata ai festival letterari, iniziata in maggio con il Letterature Festival di Roma, La Grande Invasione di Marco Cassini a Ivrea che ha dato rilievo alla traduzione insieme a Matteo Colombo, Ilide Carmignani, Cristiana Mennella e Rossella Bernascone. Una Marina di Libri a Palermo, e molti molti altri ancora.

In settembre, tra i festival più attesi per quanti hanno un penchant per la letteratura oltre i confini e per la traduzione, c'è Babel Festival a Bellinzona. Per l’occasione riportiamo un’intervista a Vanni Bianconi, direttore artistico.

Babel si svolge quest'anno dall’11 al 14 di settembre con una programmazione caraibica che mette in scena l’attraversamento dei confini, metafora centrale di Babel, in un’edizione dedicata alla letteratura delle Antille.

Gli ospiti rappresentano un ventaglio ricco di influssi linguistici – spagnolo, inglese, olandese, portoghese, hindi, cinese, varietà di patois e creoli. Molto attesi dal pubblico gli scrittori Patrick Chamoiseau e Earl Lovelace, affiancati rispettivamente da Franco Buffoni e Franca Cavagnoli. Il festival è intervallato da due momenti artistici: venerdì 12, con la Performance spoken word nei dialetti svizzeri e le lingue del festival, con il gruppo Bern ist Ueberall, composto da Lorence Boissier, Arno Camenisch, Michael Pfeuti e Michael Stauffer. Sabato 13, il concerto Life and opinions of Calypso: a personal history of Trinidad musical poetry con l’artista David Ruddler che si esibisce in un’interpretazione personale della storia della musica calypso, ripercorrendo il genere dalle origini alle sue stesse composizioni più recenti.

Tra le Note, il saggio Manuale di semiotica della traduzione, di Isaak Iosifovic Revzin e Viktor Jul'evic Rozencvejg, recensito attraverso un'intervista al traduttore Bruno Osimo, coordinatore e docente di traduzione presso l'ISIT di Milano, nonché scrittore e poeta. Con Marcos y Marcos ha pubblicato Dizionario affettivo della lingua ebraica, Bar Atlantic, Disperato erotico fox. Una terza intervista è nella rubrica Libreria, questa volta dedicata a Andrea Palombi editore di Nutrimenti che ci racconta del suo insediamento sull’Isola di Procida con la bellissima Libreria Nutrimenti nel cuore della cittadina, nell’unico tratto pedonale del fronte del porto di Marina Grande, in via Roma 54. Se quest’estate avete deciso di trascorrere le vacanze nel Golfo di Napoli fate una puntata alle Flegree, tra Procida e Vivara andate a vedere, questa libreria è un vero gioiello e non soltanto per l’estetica ma anche per la proposta, vi sorprenderete a scoprire una catena libraria finalmente in controtendenza, non più libri prevedibili ma libri veri. E attenzione, questa è solo la prima libreria Nutrimenti, la prossima sarà a Genova, in settembre.

Tra le Note, Yahya Hassan, di Yahya Hassan, nella traduzione dal danese di Bruno Berni (Rizzoli); Matematica Congolese, di In Koli Jean Bofane, nella traduzione dal francese di Stefania Ricciardi (66thand2nd); Manuale di semiotica della traduzione, di Isaak Iosifovic Revzin e Viktor Jul'evic Rozencvejg, nella traduzione dal russo di Bruno Osimo e Ema Stefanovska, presentato con un’intervista a Bruno Osimo. Segue L’attrice di Teheran, di Nahal Tajadod, nella traduzione dal francese di Federica Alba e nella recensione di Cristina Cartigiano; il giallo Astoria Agatha Raisin e la strega di Wyckhadden, nella traduzione dall’inglese di Marina Morpurgo (astoria); La luce è più antica dell’amore, di Ricardo Menendez Salmon, nella traduzione dallo spagnolo di Claudia Tarolo (Marcos y Marcos) e nella recensione di Alessandra Ribolini.

Infine una nota al contrario per la traduzione dall'italiano in inglese di Anne Milano Appel: Tre anni luce/Three Light-Years, di Andrea Canobbio (Feltrinelli / Farrar, Straus and Giroux). Anne ci racconta della raffinatissima scrittura: "With language in the forefront, how can the translator’s task be anything but a challenge and a delight? The delight of savoring the richness and suggestiveness of the author’s words with their endless possibilities of meaning and the challenge of making them live, transformed, in another language." Tra le Note della Redazione, l'articolo di Fiorelsa Iezzi per il romanzo ceco La cittadina dove il tempo si è fermato, di Bohumil Habal, tradotto da Annalisa Cosentino (Edizioni e/o); e l'articolo da parte di Giovanni Maria Pedrani, scrittore giallista e direttore editoriale della casa editrice Il Ciliegio, a recensire la collana Sanantonio di Frédéric Dard, tradotto da Bruno Just Lazzari e ripubblicato da e/o in una traduzione ancora più che attuale.

Tutti assolutamente da leggere, buone letture e buona estate!